Filosofia del vivere sociale (15 lezioni a cura di Padre Vincenzo Benetollo o.p.)

Filosofia del vivere sociale

(15 lezioni a cura di Padre Vincenzo Benetollo)

L’etica (o morale) cioè l’insegnamento che governa tutto il comportamento della persona e lo indirizza al bene, dirige anche le azioni che sono rivolte alle altre persone, cioè le azioni che riguardano il vivere sociale. Naturalmente anche in questo ambito l’etica continua a mantenere il suo ruolo di guida al “ben vivere”, che in campo sociale si denomina “pace”, in quanto «il vivere bene consiste nell’agire bene» (I-II, q. 57, a. 5).

IL CONTENUTO DEL CORSO

1. La persona è il centro dell’universo.Persona è l’essere più perfetto del creato e per sua natura ha “dignità”. È composta di anima e di corpo: l’anima la rende “nobile”, il corpo la completa e perfeziona mediante la dimensione sociale.
2. «I diritti dell’uomo».
La «Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo». I precedenti storici e le critiche circa Il fondamento dei diritti dell’uomo, il diritto alla verità e circa la radice dell’autorità governativa.
3. La società e il bene comune.
L’origine della società e la nozione di bene comune. Il bene comune è “più grande e più divino” del bene individuale; consiste in un bene di relazione che si concretizza in un bene nuovo, umano e terreno.
4. Il governo della comunità si attua mediante la legge.
Le leggi sono i comandi scritti dell’autorità politica che promuovono la pace e la giustizia nella società. Esigono rispetto e obbedienza anche secondo il dettato morale.
5. Il rapporto difficile tra la legge civile e la legge morale.
Spesso la legge civile è in contrasto con la legge morale, quella scritta nel cuore umano. Ciò può accadere perché il legislatore sapiente permette trasgressioni minori per evitarne di più grandi.

6. La giustizia è il retto ordine ad alterum 

La società si forma in vista del bene comune. Il bene comune viene promosso dalla politica. La politica riguarda tutte le persone, è guidata dai politici o governanti che si servono della legge per promuovere il bene della collettività. La legge adempie alla sua funzione se è giusta. La legge è giusta se è secondo ragione e applica in modo retto il principio di “fare il bene ed evitare il male”.

7. Il principio di solidarietà e di sussidiarietà

La pratica della giustizia, nelle sue varie forme, è facilitata e perfezionata dai princìpi di solidarietà e sussidiarietà. Oggi la questione sociale valica i confini delle varie comunità, piccole o grandi, per abbracciare l’umanità intera. Quindi la pace, per esempio, o è la pace di tutti gli esseri umani o non è la pace di nessuno; così come l’ecologia, la guerra nucleare, lo sfruttamento dei beni della terra ecc. riguardano tutti i viventi e non solo la propria nazione.

 

8. La proprietà, il lavoro e l’ecologia

La promozione del bene comune dipende in gran parte dal giusto rapporto delle singole persone e della comunità con i beni materiali. Fino a due secoli e mezzo fa era scontato partire dal principio della legittima proprietà privata dei beni (con alcuni correttivi). Poi non fu più così.

La giustizia regola anche il giusto rapporto con il lavoro e il creato.

9. Virtù sociali: la religione

La virtù di religione è una qualità naturale che è collegata alla virtù della giustizia (virtù specifica del vivere sociale) perché «dà a Dio ciò che è di Dio». Quindi non è direttamente una virtù sociale; lo diventa però per l’impatto e l’importanza che riveste nella vita di società.

Nella sua essenza la virtù di religione offre alla “maestà” divina i beni propri dell’essere umano: i beni spirituali, quelli corporali e quelli materiali.

10. Virtù sociali: l’obbedienza alle leggi

Un debito di giustizia si deve rendere alla comunità umana che ci accompagna nella nostra esistenza. Ciò si realizza con l’«obbedienza» alle leggi (da parte dei cittadini) e con la magnanimità (da parte dei governanti).

11. Le virtù sociali: la sincerità o veracità

La virtù della sincerità, o veracità, è un debito di giustizia che si deve ai singoli e all’insieme della comunità perché il rispetto e la ricerca della verità è una legge naturale scritta nel cuore di tutte le persone. La cosa è manifesta anche dal fatto che tutte le persone cercano l’amore vero, il commercio vero (onesto), il medico con una scienza vera, ecc…

12. Le virtù sociali: gratitudine, liberalità e amabilità

La virtù della gratitudine si collega alla virtù della giustizia perché è una specie di “ricompensa” (cioè di giustizia) per un beneficio ricevuto; lo è anche la liberalità perché «la giustizia risponde a un diritto altrui, la liberalità a un dovere proprio del soggetto (verso altri)»; e infine anche l’amabilità, perché bisogna «comportarsi con il prossimo in modo conveniente»

13. L’amicizia, la pace e la difesa della società

Tra giustizia, bene comune e amicizia c’è una relazione molto stretta, tanto che si genera un circuito virtuoso che dà origine alla pace. Infatti la pratica della giustizia promuove il bene comune, l’attuazione del bene comune favorisce l’amicizia, e i sentimenti di amicizia aiutano a praticare la giustizia. La società usa la sanzione per promuovere il bene comune e la pace.

14. Etica sociale cristiana

Il cristiano è chiamato a fare nella società tutto quello a cui sono tenuti gli altri cittadini. Ma lo fa con un cuore “diverso” perché, operando bene, egli ama Dio, che egli considera amico e Padre. Questa forza “nuova” che ha nel cuore lo spinge a impegnarsi per svolgere bene i propri compiti in vista del bene comune, dell’amicizia e della pace.

15. L’allegoria del buon governo e del cattivo governo

negli affreschi di Ambrogio Lorenzetti a Siena

Tutta la filosofia del vivere sociale, «alla Scuola di S. Tommaso», è ben figurata (proprio figurata, perché dipinta) nel Palazzo Pubblico di Siena.

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