Filosofia della natura (6 lezioni a cura della Prof. Lorella Congiunti)

Filosofia della Natura

(6 lezioni a cura di Prof. Lorella Congiunti)

DI COSA PARLIAMO, QUANDO PARLIAMO DI NATURA?
Elementi di filosofia della natura alla scuola di san Tommaso.
Tante volte usiamo il sostantivo “natura”, l’aggettivo “naturale” e l’avverbio “naturalmente” nei nostri discorsi quotidiani. Cosa vogliamo dire usando questi termini? A quale realtà ci riferiamo? E la realtà “naturale” si può conoscere veramente? E come? Forse solo gli “scienziati” conoscono la natura? La filosofia insegna a fare le domande e a cercare la via delle risposte, sempre aperta al dialogo con le scienze fisiche e con le altre discipline.

IL CONTENUTO DEL CORSO

1) Naturalmente, è naturale! Cosa vuol dire “natura”?
La parola natura e i suoi derivati fanno riferimento a qualcosa di comune, ma di cosa si tratta? Riflettendo possiamo distinguere due usi principali del termine: “natura” indica l’insieme delle cose naturali (res naturales), come quando diciamo “la natura ha le sue leggi”, “mi piace la natura”, e “natura” indica anche una essenza posseduta dalla nascita (essentia) come quando diciamo “il cane è fedele per natura”, “la fotosintesi è un processo naturale per le piante”. Questi due significati sono distinti ma collegati: la natura è l’insieme delle cose che hanno una natura. Possiamo parlare con maggiore chiarezza anche di questioni quali leggi di natura e leggi naturali?
2) Solido come la roccia. Cosa sono i corpi?
Nella realtà fisica incontriamo i corpi, i quali hanno una identità e delle proprietà, una stabilità e una costante disposizione al cambiamento, sono individuali e appartengono a una specie. La classica coppia di concetti filosofici “forma attuale” e “materia potenziale” consente di affrontare queste peculiarità dei corpi naturali. Può offrire anche un contributo alla riflessione su questioni scientifiche contemporanee apparentemente assai lontane
3) Il fumo e l’arrosto. Cosa sono le sostanze e i loro odori?
In ogni realtà è possibile distinguere tra ciò che le appartiene e ciò che è: per esempio il suono della mia voce ed io stessa, l’odore dell’arrosto e l’arrosto stesso, la posizione del calciatore e il calciatore stesso, l’intelligenza di Einstein ed Einstein … Possiamo parlare di questa distinzione nei termini di “sostanza” e dei suoi “accidenti” ovvero qualità, proprietà e relazioni. Questo linguaggio in che modo interagisce e spiega il linguaggio delle scienze che parlano, per esempio, di “sostanze chimiche” e “proprietà fisiche”?
4) Vivo o morto. Cosa sono gli organismi?
Nell’universo fisico, tra la molteplicità di sostanze, si distinguono in modo speciale i viventi. Tutti i viventi compiono alcune operazioni fondamentali, in sé complicatissime, come la crescita e la riproduzione. Alcuni viventi sentono, alcuni addirittura pensano. Cosa distingue intimamente i viventi dai non viventi? Cosa distingue i vari tipi di viventi? Ha ancora senso parlare di “anima” come “forma sostanziale”? Come affrontare questioni quali la malattia, la nascita, la morte, come rispondere a sfide etiche quali l’eutanasia o comportamentali quali l’essere vegetariano?
5) Tutto passa … Cosa è il divenire?
Finché siamo qui viviamo nel divenire: non siamo in grado di fermarlo, ma possiamo rifletterci e descriverlo. Quando c’è divenire c’è sempre qualcuno che cambia dall’essere prima in un modo all’essere poi in un altro modo. Tutto questo si radica nella unione della materia e della forma. Quanto radicali possono essere questi cambiamenti? Cambiare colore di capelli in cosa si distingue dal cambiare idea? E morire che tipo di cambiamento è?
6) Who, what, when, where, why … Cosa vuol dire cercare le cause?
La domanda che tutti facciamo fin da bambini quando vogliamo capire qualcosa è: “perché”? Anche di fronte ai fenomeni naturali ci domandiamo: perché? Sembra una domanda semplice, ma quando tentiamo di rispondere comprendiamo che si articola in tante direzioni. Come quando l’investigatore indaga su un reato: cerca il criminale, la modalità di esecuzione, il movente, il corpo del reato. E in natura quali cause agiscono? Sono conoscibili? La causalità si oppone alla casualità?

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Validità: 1 anno

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