
Il male e la libertà
(10 lezioni a cura di Prof. Marcello Landi)
In una prospettiva non tanto etico-morale quanto ontologica, il corso cercherà di affrontare la questione del male e del suo rapporto con l’essere, con Dio e con la libertà dell’uomo.
IL CONTENUTO DEL CORSO
- Perché riflettere sul male?
Nel corso “Filosofia di Dio” abbiamo visto che Dio è il Bene Sommo, da cui tutti i beni provengono. Quindi, perché dovremmo occuparci del male? In realtà, non possiamo ignorarlo, perché il male ci assedia (da fuori) e ci insidia (da dentro).
- Che cosa è il male?
Il male si oppone al bene, ci si mostra come presenza reale, ci provoca dolore fisico e tristezza interiore; potremmo perfino considerarlo un soggetto operante nella storia, personale e universale. Ma che cos’è, in sé?
- Il male e l’essere
Qual è la natura del male? È essere o non essere? Esiste il male assoluto?
- Il parassitismo del male
Dove troviamo il male? Fuori dal bene? O la sede propria del male è sempre un bene?
- La causa del male
Quale causa dobbiamo attribuire al male? Un male può certamente causare un altro male, ma la causa originaria del male è sempre il male?
- Male subìto e male compiuto
Il male ci assedia e ci insidia: ci assale da fuori come male che subiamo; ci insidia da dentro spingendo noi stessi a compiere azioni malvagie.
- L’uomo è buono o cattivo?
L’uomo, in quanto ente, è certamente buono. Ma è anche una perfezione ancora da realizzare. Ciò che lo allontana da questa realizzazione è una carenza, un “peccato”.
- Riflessioni sul peccato
Da dove nasce il peccato? Dio causa il peccato? Si pecca soltanto per ignoranza? O l’ignoranza è una scusante del peccato?
- Responsabilità dell’uomo
L’uomo è responsabile dei suoi atti? È libero o agisce per necessità di natura?
- Libertà dell’uomo
L’uomo dispone della potenza dei contrari, cioè può orientare le sue scelte in versi opposti. Ciò gli conferisce un particolare statuto: la libertà. Ma la libertà naturale è sufficiente alla piena realizzazione dell’uomo?