Abito, soggetto (I-II, 51)

Il soggetto degli abiti

Articolo 1

Se un abito possa risiedere nel corpo

Nessun abito, in quanto disposizione all’agire, risiede principalmente nel corpo […]. Però le attività compiute dal corpo sotto la mozione dell’anima, anche se appartengono primariamente all’anima stessa, tuttavia secondariamente appartengono anche al corpo. Ora, gli abiti sono proporzionati alle attività […].

Se parliamo poi della disposizione del soggetto rispetto alla forma, allora anche nel corpo, che sta all’anima come un soggetto alla sua forma, si possono trovare disposizioni affini all’abito.

Articolo 2

Se l’anima sia sede degli abiti nella sua essenza o nelle sue potenze

Se si prende l’abito in quanto è ordinato alla natura, allora esso non può trovarsi nell’anima […]. Se però parliamo di una qualche natura superiore di cui l’anima può partecipare […], allora nulla impedisce che nell’essenza stessa dell’anima ci possa essere un abito, che è la grazia, come vedremo [q.110, a. 4].

Articolo 3

Se qualche abito possa risiedere nelle potenze della parte sensitiva

Se le potenze sensitive agiscono per istinto di natura, sono preordinate a un’unica cosa, come anche la natura. Perciò in questo senso nelle potenze sensitive non ci possono essere degli abiti, come non ci sono nelle potenze naturali. – In quanto però agiscono sotto il comando della ragione, le potenze sensitive possono essere ordinate a cose diverse. E in questo senso possono avere degli abiti, che le predispongono bene o male a una data cosa.

Articolo 4

Se nell’intelletto ci possa essere qualche abito

L’abito con il quale si intende e si considera è propriamente nell’intelletto medesimo.

Articolo 5

Se nella volontà ci possa essere qualche abito

È necessario ammettere qualche abito nella volontà, che serva a ben disporla al proprio atto.

Articolo 6

Se negli angeli vi possano essere degli abiti

Negli angeli ci possono essere degli abiti nella misura in cui c’è in essi la potenza. Siccome però la potenza della materia e quella di ordine intellettivo non sono della stessa natura, neppure gli abiti rispettivi lo possono essere […].

Ora, perché possa raggiungere Dio con l’intelletto e la volontà l’angelo ha bisogno di determinati abiti […].

Manca invece in essi qualsiasi abito che sia una disposizione al loro essere naturale, essendo essi [già] immateriali.

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