Angeli, azioni reciproche (I, 106)

Mozioni e causalità delle creature

Articolo 1

Se un angelo illumini l’altro

Un angelo ha la capacità di illuminare l’altro […]. E può farlo in due modi. Primo: rafforzandone la virtù intellettiva […]. – Secondo: agendo sulle specie intelligibili.

Articolo 2

Se un angelo possa muovere la volontà dell’altro

L’angelo non muove irresistibilmente la volontà, né come oggetto, né come presentatore dell’oggetto. Può tuttavia dare un’inclinazione alla volontà, sia quale oggetto amabile, sia presentando alcuni beni creati ordinati alla bontà di Dio […], come uno che consiglia.

Dalla parte della potenza stessa, invece, la volontà può essere mossa solo da Dio.

Articolo 3

Se un angelo inferiore possa illuminare un angelo superiore

Gli angeli inferiori non illuminano mai quelli superiori, ma sono sempre illuminati da essi.

Articolo 4

Se l’angelo superiore illumini l’inferiore su tutto ciò che egli conosce

Gli angeli santi, che sono ammessi a una così piena partecipazione della bontà divina, distribuiscono agli inferiori tutto quanto ricevono da Dio.

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