Angeli, conoscenza delle realtà immateriali (I, 56)

La conoscenza degli angeli dalla parte delle realtà immateriali

Articolo 1

Se l’angelo conosca se stesso

Essendo l’angelo immateriale, esso è una forma sussistente, e quindi è attualmente intelligibile. Da ciò segue che egli conosce se stesso mediante la propria forma, che è la sua stessa sostanza.

Articolo 2

Se un angelo conosca l’altro

In ogni angelo fu impressa l’idea [o ragione] della propria specie tanto secondo l’essere naturale quanto secondo quello intelligibile: in modo cioè che l’angelo fosse in grado di sussistere nella natura della propria specie, e per mezzo di essa di comprendere se stesso; le idee delle altre nature invece, sia spirituali che materiali, gli furono impresse soltanto secondo l’essere intelligibile, affinché cioè per mezzo di queste idee impresse potesse conoscere tanto le creature corporee quanto quelle spirituali.

Articolo 3

Se gli angeli possano conoscere Dio con le proprie forze naturali

Gli angeli con le loro forze naturali possono avere una certa conoscenza di Dio […].

Non vedono tuttavia l’essenza stessa di Dio.

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