L’intenzione
Articolo 1
Se l’intenzione sia un atto dell’intelletto o della volontà
L’intenzione propriamente è un atto della volontà.
Articolo 2
Se l’intenzione abbia per oggetto soltanto l’ultimo fine
Sebbene l’intenzione riguardi sempre il fine, non è necessario tuttavia che si tratti sempre del fine ultimo.
Articolo 3
Se si possano perseguire simultaneamente due oggetti
Se le due cose sono ordinate tra loro è evidente, in base a quanto si è già detto, che un uomo può portare simultaneamente la sua intenzione su molte cose […].
E anche se si prendono cose tra loro non ordinate, l’uomo può perseguirne simultaneamente più di una.
Articolo 4
Se sia un identico atto l’intenzione del fine e la volizione dei mezzi
Se la volontà si porta distintamente e direttamente su entrambe le cose, allora, assolutamente parlando, abbiamo due moti della volontà. – Se invece la volontà si porta sui mezzi in vista del fine, allora è numericamente unico il moto della volontà che tende al fine e ai mezzi.
Articolo 5
Se l’intenzione si trovi anche negli animali irrazionali
Se si dice che tende al fine tutto ciò che è mosso da altri, allora si può affermare che la natura ha l’intenzione del fine, in quanto è mossa da Dio. E in questo modo anche gli animali bruti tendono a Dio. – Se invece l’intenzione del fine è riservata al soggetto che ordina il moto di qualcosa, o suo o di altri al fine, allora gli animali non hanno l’intenzione del fine.