L’oggetto della volizione
Articolo 1
Se la volizione abbia per oggetto solo il bene
Ogni appetito ha per oggetto solo il bene […]. Ora, perché la volontà tenda verso un oggetto non è necessario che esso sia un bene vero, ma [basta che] sia conosciuto sotto l’aspetto di bene.
Articolo 2
Se il volere abbia per oggetto soltanto il fine, oppure anche le cose ordinate al fine
Se parliamo del volere in quanto sta a indicare la facoltà, allora esso abbraccia il fine e le cose ordinate al fine […]. Se invece parliamo del volere in quanto sta a indicare propriamente l’atto, allora esso ha per oggetto, propriamente parlando, soltanto il fine.
Articolo 3
Se il volere tenda con uno stesso atto verso il fine e verso i mezzi ordinati al fine
È unico il moto con cui il volere tende al fine inteso come motivo della volizione dei mezzi, e ai mezzi stessi. È invece distinto l’atto con il quale tende al fine direttamente. E talora questo atto è cronologicamente precedente.