La bontà e la malizia delle passioni
Articolo 1
Se nelle passioni ci possa essere la bontà o la malizia morale
Se [le passioni] vengono considerate in se stesse, cioè in quanto moti di un appetito non razionale, non si trova in esse la bontà o la malizia morale, che dipendono dalla ragione, come si è visto [q. 18, a. 5]. Se invece vengono considerate come soggette al comando della ragione e della volontà, allora in esse si riscontra il bene o il male morale.
Articolo 2
Se tutte le passioni siano moralmente cattive
Le passioni sono buone quando sono regolate dalla ragione, e cattive quando non ne rispettano le regole [e sono dette passioni sregolate].
Articolo 3
Se la passione accresca o sminuisca la bontà o la malizia dell’atto
Contribuisce alla perfezione del bene morale il muoversi non soltanto con la volontà, ma anche con l’appetito sensitivo.
Articolo 4
Se alcune passioni siano buone o cattive nella loro specie
Se vengono considerate come entità fisiche, il bene e il male morale non determinano la specie dell’atto e della passione; se vengono considerate come entità di ordine morale, il bene e il male possono specificare una passione.