Il dono della sapienza
Articolo 1
Se la sapienza vada computata fra i doni dello Spirito Santo
La sapienza è un dono dello Spirito Santo.
Articolo 2
Se la sapienza risieda nell’intelletto
Il dono della sapienza ha la sua causa, cioè la carità, nella volontà, ma ha la sua essenza nell’intelletto.
Articolo 3
Se la sapienza sia soltanto speculativa o anche pratica
Il dono della sapienza non è soltanto speculativo, ma anche pratico.
Articolo 4
Se la sapienza possa trovarsi senza la grazia e col peccato mortale
La sapienza di cui parliamo è incompatibile col peccato mortale.
Articolo 5
Se la sapienza si trovi in tutti coloro che sono in grazia
La sapienza di cui parliamo implica una certa rettitudine di giudizio nel considerare e nel consultare le cose divine. E sia per l’una come per l’altra funzione si riceve la sapienza, con la partecipazione alle realtà divine, secondo gradi diversi. Infatti alcuni ottengono un giudizio retto sia nel contemplare le cose divine che nell’ordinare le cose umane in conformità ai criteri divini, per quanto è necessario alla propria salvezza. E ciò non manca in nessuno che sia esente dal peccato mortale mediante la grazia santificante […].
Altri invece ricevono il dono della sapienza in un grado superiore, sia rispetto alla contemplazione delle realtà divine […], sia rispetto alla guida degli atti umani secondo i criteri divini […]. Ora, questo grado di sapienza non è comune a tutti coloro che hanno la grazia santificante, ma è da considerarsi tra le grazie gratis datae, che lo Spirito Santo distribuisce come vuole [1 Cor 12, 8 ss.].
Articolo 6
Se al dono della sapienza corrisponda la settima beatitudine
La settima beatitudine corrisponde bene al dono della sapienza, sia rispetto al merito, sia rispetto al premio [saranno chiamati figli di Dio].