(III, 65) Dio conserva le cose nell’essere
La causa della conservazione di una cosa deve essere identica a quella del suo esistere, poiché la conservazione di una cosa non è che la continuazione del suo esistere. Ora, sopra [II, 22 ss.] abbiamo spiegato che Dio col suo intelletto e col suo volere causa l’essere di tutte le cose. Perciò egli con il suo intelletto e la sua volontà conserva nell’essere tutte le cose. Di qui le parole della Scrittura [Eb 1,33]: «Egli sorregge tutte le cose con la parola della sua potenza».