L’intensità della contrizione
Articolo 1
Se la contrizione sia il più grande dolore possibile in natura
Il dolore della contrizione che risiede nella volontà supera tutti gli altri dolori, mentre nella parte sensitiva non è richiesto che sia della massima intensità.
Articolo 2
Se il dolore della contrizione possa essere eccessivo
La contrizione rispetto al dolore che è nella ragione […] non può mai essere eccessiva, mentre può esserlo rispetto al dolore della parte sensitiva.
Articolo 3
Se si debba avere più dolore di un peccato che di un altro
Relativamente ai singoli peccati si richiede che, quanto al dolore della volontà, uno si dolga maggiormente di un peccato più grave. Inoltre, dato che a una colpa più grave è dovuto un castigo più grave, anche il dolore della parte sensitiva accettato volontariamente per l’espiazione delle colpe deve essere maggiore per un peccato più grave. La misura invece del dolore sensibile in quanto deriva dall’influsso dell’appetito superiore dipende dalla disposizione della parte inferiore a riceverlo, e non dalla gravità del peccato.
In secondo luogo, anche in quanto abbraccia simultaneamente tutti i peccati […], la contrizione è abitualmente più intensa per un peccato che per un altro.