Contumelia (II-II, 72)

La contumelia

Articolo 1

Se la contumelia consista in parole

Propriamente parlando, la contumelia consiste in parole […]. Tuttavia, in senso lato, si può parlare di contumelia anche nei fatti.

Articolo 2

Se la contumelia, o insulto, sia un peccato mortale

Nei peccati di parola si deve considerare specialmente con quali disposizioni d’animo uno si esprime. Ora, nell’insulto o contumelia l’intenzione è quella di distruggere con le parole l’onore di una persona. E questo è un peccato mortale non meno del furto o della rapina: una persona infatti ama il proprio onore non meno dei suoi beni materiali.

Se invece uno dice parole di insulto o di contumelia senza l’intenzione di disonorare il prossimo, ma per correggere o per altre cose del genere, allora egli dice una contumelia non formalmente e propriamente, ma accidentalmente e solo materialmente […]. Per cui in certi casi questo fatto può dar luogo a un peccato veniale; e in altri a nessun peccato.

Articolo 3

Se si sia tenuti a sopportare gli insulti che si ricevono

Siamo tenuti ad avere l’animo preparato a sopportare gli insulti quando ciò è richiesto. In certi casi però è necessario respingere le ingiurie, o per il bene di chi insulta, o per il bene di altri.

Articolo 4

Se gli insulti nascano dall’ira

L’insulto nasce soprattutto dall’ira.

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