Ciò che è attribuibile a Cristo secondo l’essere e il divenire
Articolo 1
Se sia vera la proposizione: “Dio è uomo”
La proposizione: Dio è uomo è vera e non metaforica; e non solo per la verità dei suoi termini […], ma anche per la verità della predicazione.
Articolo 2
Se sia vera la proposizione: «un uomo è Dio»
Tale proposizione è vera ed esatta.
Articolo 3
Se Cristo possa essere detto “uomo del Signore”
Non si può dire in senso vero e proprio che quell’uomo sia del Signore [dominicus], ma si deve dire che è il Signore [Dominus].
Articolo 4
Se le proprietà della natura umana siano attribuibili a Dio
I Cattolici, contrariamente ai Nestoriani, sostenevano che tutti gli attributi di Cristo dovuti a lui o per la natura divina o per la natura umana, possono essere predicati sia di Dio che dell’uomo.
Articolo 5
Se le proprietà della natura umana siano attribuibili alla natura divina
Le proprietà di ciascuna natura non sono attribuibili all’altra se vengono espresse in termini astratti [ma lo sono se espresse in termini concreti].
Articolo 6
Se sia vera la proposizione: «Dio si è fatto uomo»
La proposizione è vera, però viene intesa in maniera diversa dalle varie eresie, come anche la proposizione Dio è uomo.
Articolo 7
Se sia vera la proposizione: «Un uomo è divenuto Dio»
Non si può dire che tale uomo ha cominciato a essere Dio, o che diviene Dio, o che è divenuto Dio.
Articolo 8
Se sia vera la proposizione: «Cristo è una creatura»
Che Cristo sia una creatura, o inferiore al Padre, non va detto in assoluto, ma con la precisazione: secondo la natura umana.
Articolo 9
Se si possa dire di Cristo: «questo uomo ha cominciato a esistere»
Ciò non può essere detto senza aggiungere qualche precisazione.
Articolo 10
Se siano vere le proposizioni:
«Cristo in quanto uomo è una creatura», e «ha cominciato a esistere»
Se intendiamo il termine uomo come supposito, allora l’espressione Cristo in quanto uomo è una creatura è falsa. Se invece lo riferiamo alla natura, allora è accettabile.
Articolo 11
Se «Cristo in quanto uomo sia Dio»
Riferendo il termine uomo alla natura, non è vero che Cristo in quanto uomo è Dio. Riferendolo invece al supposito lo si può dire.
Articolo 12
Se Cristo in quanto uomo sia un’ipostasi o persona
Se con la reduplicazione ci riferiamo al supposito, allora è chiaro che Cristo in quanto uomo è una persona.
Se ci riferiamo invece alla natura umana, la proposizione è vera nel senso che ad essa compete di esistere in una persona, ma non che abbia di fatto una personalità propria.