(IV, 89) Le qualità dei corpi risorti nei dannati
Questi corpi dovranno essere proporzionati alle anime dannate. Ora, le anime dei malvagi hanno buona la natura, in quanto è creata da Dio, ma avranno una volontà disordinata, avulsa dal proprio fine. Perciò i loro corpi saranno reintegrati rispetto alle qualità naturali, e risorgeranno nell’età perfetta […]. Siccome però la loro anima, per il suo volere, è lontana da Dio e priva del suo ultimo fine, il loro corpo non sarà spirituale, come se fosse pienamente soggetto allo spirito, ma piuttosto la loro stessa anima sarà carnale, per i suoi affetti sregolati. Né questi corpi saranno dotati di agilità, come se ubbidissero all’anima senza difficoltà, ma saranno piuttosto pesanti e gravi, e in qualche modo insopportabili alle anime, come anche le anime stesse sono avulse da Dio per la disobbedienza. Rimarranno anche passibili come adesso, o anche di più […]. Saranno poi opachi e tenebrosi. Di qui 1 Cor 15,51: «Noi tutti risorgeremo, ma non tutti saremo trasformati».