FORNICAZIONE (3, 122)

(III, 122) Per quale ragione la fornicazione semplice secondo la legge divina è un peccato, e il matrimonio [invece] è secondo natura

Alcuni dicono: Supponiamo che esista una donna non maritata, ed emancipata dalla tutela del padre o di qualsiasi altro. Se uno si accoppia con lei con il suo consenso, non fa ingiustizia a lei poiché essa lo vuole e ha potestà sul proprio corpo, e non fa ingiustizia ad altri, poiché non è sotto il dominio di nessuno. E così questa fornicazione semplice [come viene denominata, N. d. R.], sembra che non sia un peccato. Si risponde così. L’emissione volontaria del seme umano è ordinata alla generazione. La generazione a sua volta comporta l’educazione della prole, e questa richiede l’unione [indissolubile] dei due genitori. [Questa è in sostanza la risposta ai due quesiti posti nel titolo, N. d. R.].

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