L’unione dalla parte della persona assumente
Articolo 1
Se una persona divina possa assumere una natura creata
L’assunzione della natura compete in modo assolutamente proprio alla persona.
Articolo 2
Se assumere spetti alla natura divina
In senso primario e assolutamente proprio assumere è della persona, ma in senso secondario si può dire che anche la natura assume per una sua propria persona un’altra natura.
Articolo 3
Se la natura possa assumere fatta astrazione con l’intelletto dalla personalità
Astratta la personalità con l’intelletto, possiamo ancora intendere la natura assumente.
Articolo 4
Se una persona divina possa assumere una natura creata con l’esclusione delle altre
L’assunzione all’attivo è comune alle tre persone, mentre sotto l’aspetto terminale essa è esclusiva di una sola persona, così da non appartenere alle altre.
Articolo 5
Se un’altra persona diversa dal Figlio avrebbe potuto assumere la natura umana
Il Padre e lo Spirito Santo potevano assumere la carne alla pari del Figlio.
Articolo 6
Se due persone divine possano assumere una sola e medesima natura
Non è assurdo che due o anche tre persone divine assumano un’unica natura umana. Sarebbe invece assurdo che assumessero un’unica ipostasi o un’unica persona umana.
Articolo 7
Se un’unica persona divina possa assumere due nature umane
Sia considerando la persona divina nella sua potenza, cioè quale principio dell’unione [ipostatica], sia considerandola nella sua personalità, che è il termine dell’unione, bisogna affermare che, oltre alla natura umana assunta, essa ne potrebbe assumere un’altra numericamente distinta.
Articolo 8
Se l’incarnazione del Figlio di Dio sia stata più conveniente di quella del Padre o dello Spirito Santo
Era convenientissimo che si incarnasse la persona del Figlio.