(III, 114) Dio ha dato alla creature umane delle leggi
La creatura ragionevole, come si è detto sopra [c. 78], è sottoposta alla divina provvidenza così da partecipare a una sua somiglianza anche per il fatto che ha la capacità di governare nei loro atti se stessa e altri esseri. Ora, il mezzo con cui si governano gli atti di qualcuno è detto legge. Quindi … La legge va data a quegli esseri che hanno la facoltà di agire e non agire. Ora, ciò spetta solo alla creatura ragionevole. Quindi essa soltanto è ricettiva della legge. La creatura ragionevole consegue il suo fine ultimo in Dio e da Dio [cf. cc. 37 e 52]. Quindi era conveniente che fosse Dio a dare una legge agli uomini. Di qui Ger 31,33: «Imprimerò la mia legge nei loro cuori», e Os 8,12: «Moltiplicherò per essi le mie leggi».