Ingiustizia, in sé (II-II, 59)

L’ingiustizia

Articolo 1

Se l’ingiustizia sia un vizio specifico

L’illegalità, che si contrappone alla giustizia legale, è certamente per essenza un vizio specifico, poiché ha di mira un oggetto specifico, ossia il bene comune. Tuttavia quanto all’intenzione è un vizio generale. L’ingiustizia poi che nasce da una certa disuguaglianza rispetto ad altri, ha una materia specifica ed è un vizio particolare, contrapposto alla giustizia particolare.

Articolo 2

Se l’ingiusto debba il suo nome al compimento di una cosa ingiusta

Il compimento di una cosa ingiusta in maniera intenzionale e deliberata è propria dell’ingiusto, ossia di colui che ha l’abito dell’ingiustizia, mentre il compiere cose ingiuste in maniera preterintenzionale o passionale può competere anche a chi non ha l’abito dell’ingiustizia.

Articolo 3

Se uno possa subire volontariamente un’ingiustizia

Nessuno può compiere un’ingiustizia senza volerla, e nessuno può subirla se non contro la propria volontà. Tuttavia accidentalmente, e quasi parlando materialmente, uno può compiere involontariamente un’azione che di per sé è ingiusta […], oppure può subirla volontariamente.

Articolo 4

Se chiunque commette un’ingiustizia pecchi mortalmente

Commettere un’ingiustizia è nel suo genere un peccato mortale.

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