Ingiustizia, negli avvocati (II-II, 71)

Le ingiustizie processuali degli avvocati

Articolo 1

Se gli avvocati siano tenuti a patrocinare le cause dei poveri

Un avvocato non è tenuto a patrocinare le cause dei poveri sempre, ma solo quando concorrono certe condizioni […]. – E lo stesso si dica per il medico a proposito della cura dei poveri.

Articolo 2

Se sia ragionevole che alcuni per legge siano esclusi dall’ufficio di avvocato

Coloro che mancano di certe qualità sono esclusi assolutamente dal compito di avvocato, sia per se stessi che per gli altri.

Articolo 3

Se l’avvocato pecchi nel difendere una causa ingiusta

Se un avvocato difende scientemente una causa ingiusta, senza dubbio fa un peccato mortale; ed è tenuto a riparare il danno incorso ingiustamente dalla parte contraria a motivo del suo intervento. Se invece difende una causa ingiusta per ignoranza, cioè pensando che sia giusta, allora è scusato nella misura in cui può scusare l’ignoranza.

Articolo 4

Se l’avvocato possa accettare del danaro per la sua opera

Se uno vende il suo patrocinio o il suo consiglio non agisce contro la giustizia. E lo stesso si dica del medico che si prende cura di un malato, e di tutti gli altri professionisti di questo genere […]. Se però uno esige più dell’onesto, pecca contro la giustizia.

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