Ingiustizia, nel giudice (II-II, 67)

Le ingiustizie del giudice nell’amministrazione della giustizia

Articolo 1

Se sia lecito giudicare una persona non soggetta alla propria autorità

Nessuno può giudicare una persona se essa non è in qualche modo soggetta alla sua autorità, o ordinaria o delegata.

Articolo 2

Se un giudice possa pronunziare una sentenza contro la verità
che egli personalmente conosce, stando alle deposizioni

Nel giudicare, il giudice deve procedere non come persona privata, ma in base a quanto conosce come persona pubblica […]. Tuttavia di certe conoscenze egli può servirsi per esaminare con più rigore le prove addotte, e scoprire l’[eventuale]inganno. Se però a norma del diritto non potesse respingerle, deve uniformarsi ad esse nel giudicare.

Articolo 3

Se un giudice possa condannare un imputato anche in mancanza di altri accusatori

Nelle cause criminali un giudice non può pronunziare una condanna senza l’accusa.

Articolo 4

Se un giudice possa condonare la pena

Al giudice è impedito di condonare la pena al reo per due motivi […].

I giudici subordinati non hanno il potere di condonare la pena al reo contro le leggi imposte dai superiori […]. Il principe invece, che è investito dei pieni poteri dello stato, può lecitamente assolvere il reo, qualora l’offeso voglia condonare l’ingiuria, se la cosa non pregiudica il bene pubblico.

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