Matrimonio, annessi (Spl 64)

Problemi annessi al matrimonio.
Primo, il debito coniugale

Articolo 1

Se il coniuge sia tenuto a rendere alla comparte
il debito coniugale per una necessità di precetto

Il marito è tenuto a rendere alla moglie il debito coniugale salva però innanzitutto l’incolumità della propria persona.

Articolo 2

Se il marito sia tenuto a rendere il debito coniugale
quando la moglie non lo chiede

Anche se il debito coniugale non è richiesto espressamente a parole, il marito è tenuto a renderlo quando avverte nella moglie dei segni evidenti di tale desiderio.

Articolo 3

Se il marito e la moglie siano alla pari rispetto all’atto matrimoniale

Se parliamo dell’uguaglianza quantitativa, allora il marito e la moglie non sono uguali nel matrimonio: né rispetto all’atto coniugale, la cui parte più nobile spetta al marito, né rispetto al governo della casa. Se invece parliamo dell’uguaglianza di proporzionalità, essi sono alla pari da entrambi i punti di vista.

Articolo 4

Se il marito e la moglie, senza il mutuo consenso,
possano emettere dei voti incompatibili col debito coniugale

L’uno non può fare voto di continenza indipendentemente dal consenso dell’altro. E se lo fa commette peccato e non deve osservare il voto, ma fare penitenza per tale voto malfatto.

Articolo 5

Se nei tempi sacri si debba proibire di chiedere il debito coniugale

Nei giorni in cui si deve attendere maggiormente alle cose spirituali non è lecito chiedere il debito coniugale.

Articolo 6

Se pecchi mortalmente chi chiede il debito coniugale nei tempi sacri

La moglie o il marito che chiede il debito coniugale in giorno di festa non pecca mortalmente.

Articolo 7

Se ci sia l’obbligo di rendere il debito coniugale in giorno festivo

L’uno è tenuto a rendere il debito coniugale all’altro in qualsiasi tempo e in qualsiasi ora, salva la debita onestà richiesta in tali atti [per esempio non in pubblico].

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