MISERICORDIA (di Dio) (1, 91. 93)

(I, 91) In Dio c’è l’amore

È proprio dell’amore che chi ama voglia il bene dell’amato. Ora, Dio vuole sia il bene proprio che quello degli altri esseri [cf. cc. 74,75]. Quindi Dio ama se stesso e gli altri esseri. L’amore è il principio di ogni altro affetto. Infatti la gioia e il desiderio hanno per oggetto il bene amato; il timore e la tristezza riguardano il male contrastante il bene che si ama; e da questi sentimenti nascono tutti gli altri. Ora, in Dio si trova la gioia e il godimento, come abbiano spiegato [a. prec.]. Quindi in Dio c’è l’amore.

(I, 92) In che senso ci sono le virtù in Dio

Essendo l’essere di Dio universalmente perfetto, abbracciando in sé la perfezione di tutti gli enti, anche la sua bontà deve abbracciare in qualche modo la bontà di tutte le cose. Ora, la virtù è una certa bontà del virtuoso, poiché «è in base ad essa che uno è detto buono, e buona l’azione che egli compie» [Etica, 2, c. 6, n. 8]. Perciò la bontà divina deve abbracciare a suo modo tutte le virtù. Nessuna di esse però può essere attribuita a Dio come un abito, come invece accade in noi. Infatti: – Dio non agisce mediante facoltà aggiunte alla propria essenza […]. – L’abito è un atto imperfetto […], mentre Dio è perfettissimo […]. – L’abito è il perfezionamento di una potenza, e in Dio non c’è nulla di potenziale […]. – Gli abiti sono nel genere degli accidenti, che in Dio vanno del tutto esclusi […] – E così via.

(I, 93) In Dio si riscontrano le virtù morali che hanno per oggetto gli atti stessi

Tali virtù sono perfezioni della volontà e dell’intelletto, che sono i principi delle nostre attività senza alcuna passione. Ora, in Dio ci sono sia l’intelletto che la volontà dotati di ogni perfezione. Quindi a Dio non possono mancare le suddette virtù. Sopra abbiamo dimostrato [c. 53] che, per il fatto che Dio vuole una cosa, vuole quanto è da essa richiesto. Ora, ciò che si richiede per il compimento di una cosa è ciò che è ad essa dovuto. Dunque in Dio c’è la giustizia, che ha il compito di dare a ciascuno il suo. Per cui nei Salmi (10,8) si legge: «Giusto è il Signore, ama le cose giuste».

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