La distinzione degli ordini e delle loro funzioni, e l’impressione del carattere
Articolo 1
Se si debbano distinguere vari ordini
La pluralità degli ordini fu introdotta nella Chiesa per tre motivi.
Articolo 2
Se gli ordini siano sette
La divisione dell’ordine va desunta in rapporto all’Eucaristia, per cui si distingue il sacerdote, il diacono, il suddiacono, l’accolito, l’ostiario, il lettore, l’esorcista.
Articolo 3
Se gli ordini vadano distinti in sacri e non sacri
In se stesso ogni ordine è sacro, mentre in rapporto alla materia su cui viene esercitato gli ordini sacri sono tre soltanto: il sacerdozio, il diaconato, il suddiaconato. Perciò essi comportano l’obbligo della castità, affinché siano mondi coloro che trattano le cose sante.
Articolo 4
Se sia giusta l’attribuzione dei compiti ai vari ordini fatta nel libro delle «Sentenze»
[Essa è giusta].
Articolo 5
Se il carattere sacerdotale venga impresso alla consegna del calice
Il carattere sacerdotale viene conferito nella consegna del calice, precisata dalle parole della forma.