Ordine sacro, distinzione (Spl 37)

La distinzione degli ordini e delle loro funzioni, e l’impressione del carattere

Articolo 1

Se si debbano distinguere vari ordini

La pluralità degli ordini fu introdotta nella Chiesa per tre motivi.

Articolo 2

Se gli ordini siano sette

La divisione dell’ordine va desunta in rapporto all’Eucaristia, per cui si distingue il sacerdote, il diacono, il suddiacono, l’accolito, l’ostiario, il lettore, l’esorcista.

Articolo 3

Se gli ordini vadano distinti in sacri e non sacri

In se stesso ogni ordine è sacro, mentre in rapporto alla materia su cui viene esercitato gli ordini sacri sono tre soltanto: il sacerdozio, il diaconato, il suddiaconato. Perciò essi comportano l’obbligo della castità, affinché siano mondi coloro che trattano le cose sante.

Articolo 4

Se sia giusta l’attribuzione dei compiti ai vari ordini fatta nel libro delle «Sentenze»

[Essa è giusta].

Articolo 5

Se il carattere sacerdotale venga impresso alla consegna del calice

Il carattere sacerdotale viene conferito nella consegna del calice, precisata dalle parole della forma.

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