La soddisfazione
Articolo 1
Se la soddisfazione sia una virtù o un atto di virtù
La soddisfazione è anche formalmente un atto di virtù.
Articolo 2
Se la soddisfazione sia un atto di giustizia
È un atto di giustizia, rientrando in quella parte della giustizia che è la penitenza.
Articolo 3
Se la definizione agostiniana della soddisfazione riferita dalle «Sentenze» sia conveniente
Essa vale prendendo la soddisfazione sotto l’aspetto di preservazione dalla colpa futura.
La possibilità della soddisfazione
Articolo 1
Se l’uomo possa dare soddisfazione a Dio
L’uomo non può dare soddisfazione a Dio nel senso di una compensazione di uguale grandezza; lo può invece nel senso di un’uguaglianza di proporzionalità.
Articolo 2
Se uno possa soddisfare per un altro
In quanto è un rimedio per evitare il peccato l’espiazione dell’uno non può giovare a un altro […]. Quanto invece alla saldatura del debito, uno può soddisfare per un altro: purché abbia la carità.
Le modalità della soddisfazione
Articolo 1
Se si possa soddisfare per un peccato e non per un altro
È impossibile che uno soddisfi per un peccato senza abbandonare l’altro.
Articolo 2
Se uno, dopo essersi pentito dei peccati, possa soddisfare per essi senza avere la carità
Le opere compiute senza la carità non sono soddisfattorie.
Articolo 3
Se quando uno riacquista la carità prenda valore anche la soddisfazione da lui fatta in precedenza
La carità che sopraggiunge non può renderla gradita.
Articolo 4
Se le opere compiute senza la carità meritino almeno qualche bene temporale
È più giusto dire che queste opere non meritano nulla piuttosto che dire che meritano qualcosa.
Articolo 5
Se le opere suddette valgano a mitigare le pene dell’inferno
Valgono in quanto possono impedire che la pena venga meritata.
Le opere soddisfattorie
Articolo 1
Se la soddisfazione esiga delle opere afflittive o penali
La soddisfazione esige di essere compiuta con delle opere afflittive.
Articolo 2
Se le sofferenze con cui Dio ci punisce nella vita presente possano essere soddisfattorie
Se le sofferenze che Dio infligge per i peccati vengono fatte proprie in qualche modo da chi le subisce, acquistano valore soddisfattorio.
Articolo 3
Se le opere soddisfattorie siano ben enumerate quando si dice che sono tre: l’elemosina, il digiuno, la preghiera
Esse sono convenienti in quanto ci sottraggono qualcosa a onore di Dio.
L’enumerazione si rivela poi conveniente se si considera la soddisfazione in quanto «elimina le cause dei peccati» […].
Essa è infine conveniente in quanto la soddisfazione «chiude la via alla suggestione dei peccati».