Piacere, passione, bontà e malizia (I-II, 34)

La bontà e la malizia dei piaceri

Articolo 1

Se tutti i piaceri siano cattivi

Alcuni piaceri sono buoni e altri cattivi.

Articolo 2

Se tutti i piaceri siano buoni

Se si tratta di un bene in senso assoluto si avrà un piacere in senso assoluto; se invece non è una cosa realmente buona, ma lo è solo relativamente a un certo soggetto, allora non si avrà un piacere vero in senso assoluto, ma solo in rapporto a tale soggetto; e non sarà buono puramente e semplicemente, ma buono sotto un certo aspetto, o buono apparentemente.

Articolo 3

Se qualche piacere sia il massimo bene

Si può affermare che un dato piacere è il massimo tra i beni dell’uomo.

Articolo 4

Se il piacere sia la misura o la regola per giudicare il bene o il male in campo morale

Un uomo viene giudicato buono o cattivo specialmente in base ai godimenti della sua volontà […].

Invece i piaceri dell’appetito sensitivo non sono la regola della bontà o della malizia morale.

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