Precetti della legge mosaica, morali (I-II, 100)

I precetti morali della legge antica

Articolo 1

Se tutti i precetti morali appartengano alla legge naturale

È evidente che tutti i precetti morali, sia pure in maniera diversa, appartengono alla legge naturale: poiché questi precetti hanno per oggetto i buoni costumi, e questi sono tali perché concordano con la retta ragione, dato che qualsiasi giudizio della ragione umana deriva in qualche modo dalla ragione naturale.

Articolo 2

Se i precetti morali della legge riguardino gli atti di tutte le virtù

È necessario che tali atti vengano distinti secondo i diversi tipi di società.

Ora, i precetti della legge umana si limitano agli atti della giustizia [, propri della società degli uomini].

La legge divina invece riguarda la società degli uomini con Dio, per cui propone giustamente dei precetti che riguardano gli atti di tutte le virtù. Alcuni atti però, indispensabili per salvare l’ordine della virtù, che è l’ordine della ragione, cadono sotto l’obbligo del precetto; altri invece, che contribuiscono a rendere perfetta la virtù, cadono sotto l’ammonimento del consiglio.

Articolo 3

Se tutti i precetti morali dell’antica legge si riconducano ai dieci precetti del decalogo

Al decalogo appartengono quei precetti di cui l’uomo riceve la conoscenza direttamente da Dio […]. E così tra i precetti del decalogo sono omesse due categorie di precetti: i precetti primari e comuni […], e quelli che vengono riscontrati conformi alla ragione in seguito a un’indagine accurata dei sapienti […]. Tuttavia sia gli uni che gli altri sono contenuti nei precetti del decalogo, sia pure in maniera diversa.

Articolo 4

Se i precetti del decalogo siano ben divisi

Sant’Agostino stabilisce tre precetti in ordine a Dio e sette in ordine al prossimo.

Articolo 5

Se i precetti del decalogo siano convenientemente enumerati

È necessario che nella legge divina prima di tutto siano dati dei precetti che ordinano l’uomo a Dio, e in secondo luogo dei precetti che ordinano l’uomo alle altre persone con le quali egli convive sotto il governo di Dio.

Articolo 6

Se i dieci precetti del decalogo siano convenientemente ordinati

Essi furono dati immediatamente da Dio. Quindi sono convenientemente ordinati.

Articolo 7

Se i precetti del decalogo siano convenientemente formulati

I precetti della legge sono redatti nel debito modo.

Articolo 8

Se si possa dispensare dai precetti del decalogo

Se si danno dei precetti che implicano la conservazione stessa del bene comune, oppure l’ordine stesso della giustizia e dell’onestà, tali precetti contengono l’intenzione stessa del legislatore: quindi non ammettono dispensa […]. Se invece a sostegno di tali norme venissero emanati altri precetti, questi ammetterebbero dispensa […]. Quindi i precetti del decalogo non ammettono alcuna dispensa.

Articolo 9

Se ricada sotto il precetto il modo virtuoso di adempierlo

Ricade propriamente sotto il precetto quanto la legge colpisce con una pena.

Il primo elemento dell’atto virtuoso è che uno agisce scientemente. – Il secondo elemento è che agisce volontariamente, cioè deliberatamente per un dato scopo. Il terzo elemento è che uno agisca e si comporti con fermezza. E così la maniera virtuosa dell’atto non ricade sotto il precetto né della legge divina né della legge umana.

Articolo 10

Se ricada sotto il precetto l’adempierlo secondo il modo della carità

Come atto a sé stante ricade sotto il precetto della legge che direttamente lo riguarda: «Amerai il tuo prossimo».

Diversamente, un atto di carità può essere considerato come modo o formalità degli atti delle altre virtù. E in questo senso la formalità propria della carità non ricade sotto il precetto.

Articolo 11

Se sia giusto distinguere altri precetti morali della legge oltre al decalogo

Ci sono altri precetti la cui ragione non è chiara per tutti, ma solo per i sapienti; e questi sono precetti morali aggiunti al decalogo. Essi si riallacciano ai comandamenti del decalogo come altrettanti corollari.

Articolo 12

Se i precetti morali dell’antica legge potessero giustificare

Che i precetti giustificassero nel senso di disporre alla grazia santificante di Cristo e di simboleggiarla, è evidente. Non potevano però giustificare causando la giustizia.

Se poi col termine giustificazione intendiamo l’esecuzione di cose giuste, allora tutti i precetti della legge giustificavano: tuttavia in modo diverso.

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