La derivazione delle cose da Dio, causa prima di tutti gli esseri
Articolo 1
Se sia necessario che ogni essere sia stato creato da Dio
È necessario affermare che ogni cosa, in qualsiasi modo esista, viene da Dio.
Articolo 2
Se la materia prima sia stata creata da Dio
È necessario riconoscere che anche la materia prima è stata creata dalla causa universale dell’essere.
Articolo 3
Se la causa esemplare sia qualcosa di distinto da Dio
Dio è la causa esemplare di tutte le cose. Anche tra gli esseri creati però alcuni possono dirsi esemplari o modello di altri.
Articolo 4
Se Dio sia la causa finale di tutte le cose
La bontà di Dio è la causa finale di tutte le cose.
Il modo dell’emanazione delle cose dal primo principio
Articolo 1
Se creare sia produrre dal nulla
La creazione, che è l’emanazione di tutto l’essere, inizia da quel non-ente che è il nulla.
Articolo 2
Se Dio possa creare qualcosa
Non solo non è impossibile che Dio crei qualcosa, ma è necessario affermare che tutte le cose sono state create da Dio.
Articolo 3
Se la creazione sia una realtà reale nelle creature
La creazione nelle cose non è altro che una certa relazione verso il Creatore, in quanto egli è la causa del loro essere.
Articolo 4
Se essere creato sia proprio dei composti e dei sussistenti
Come gli accidenti, le forme e le altre realtà che non sussistono sono piuttosto coesistenti che enti, così vanno detti piuttosto concreati che creati. Le realtà invece che propriamente vengono create sono quelle sussistenti.
Articolo 5
Se creare appartenga esclusivamente a Dio
Non è possibile che una creatura abbia la facoltà di creare, né per virtù propria, né come strumento o per delega.
Articolo 6
Se creare sia la proprietà di una sola persona divina
Il creare non è proprio di una sola persona, ma è comune a tutta la Trinità […].
Tuttavia sotto un certo aspetto le processioni delle persone sono la ragione della produzione delle creature, in quanto includono gli attributi essenziali della conoscenza e della volontà.
Articolo 7
Se sia necessario che nelle creature si trovi un vestigio della Trinità
Nelle creature razionali, in cui si trovano la volontà e l’intelletto, si ha una rappresentazione della Trinità a modo di immagine […].
Troviamo invece in tutte le creature la rappresentazione della Trinità a modo di vestigio.
Articolo 8
Se nelle opere della natura e dell’arte si nasconda un atto creativo
Nelle opere della natura non si nasconde una creazione, ma questa è presupposta dalla causalità della natura.
Il principio della durata delle realtà create
Articolo 1
Se l’universo sia sempre esistito
Nulla all’infuori di Dio è esistito da tutta l’eternità […]. Non è necessario che il mondo sia sempre esistito; quindi non può neppure essere affermato con argomenti dimostrativi.
Articolo 2
Se sia un articolo di fede che il mondo ha avuto un inizio
Che il mondo ha avuto un inizio è un articolo di fede, e non può essere provato dimostrativamente.
Articolo 3
Se la creazione delle cose sia avvenuta all’inizio del tempo
L’espressione in principio («In principio Dio creò il cielo e la terra») può essere interpretata in tre modi diversi, così da escludere tre errori.
La pluralità e la distinzione delle cose in generale
Articolo 1
Se la molteplicità e la distinzione delle cose derivino da Dio
La distinzione e la molteplicità delle cose provengono dal primo agente, che è Dio.
Articolo 2
Se la disuguaglianza delle cose venga da Dio
Come la divina sapienza è causa della distinzione delle cose per la perfezione dell’universo, così è causa anche della loro disuguaglianza.
Articolo 3
Se esista un solo mondo
Questo mondo è unico per un’unità di ordine, data la coordinazione esistente tra gli uni e gli altri esseri.
È necessario affermare che la stessa disuguaglianza tra le cose create, stabilita dalla divina sapienza [a. 2], esige che una creatura agisca sull’altra.