Sacramento, causa (III, 64)

La causa dei sacramenti

Articolo 1

Se solo Dio produca l’effetto interiore dei sacramenti

Come causa principale solo Dio causa l’effetto interiore dei sacramenti […]. Come strumento l’uomo può concorrere a tale effetto operando come ministro.

Articolo 2

Se i sacramenti siano soltanto di istituzione divina

Solo Dio è l’istitutore dei sacramenti.

Articolo 3

Se Cristo come uomo avesse il potere di produrre l’effetto interiore dei sacramenti

Cristo produce l’effetto interiore dei sacramenti sia in quanto Dio sia in quanto uomo, ma in modo diverso.

Articolo 4

Se Cristo avesse potuto comunicare ai ministri il suo [stesso] potere sui sacramenti

Il potere di autorità che gli compete come Dio non poteva essere comunicato ad alcuna creatura, mentre il potere di eccellenza che gli compete in quanto uomo poteva comunicarlo ai ministri.

Articolo 5

Se i ministri indegni siano in grado di conferire i sacramenti

I ministri della Chiesa sono in grado di conferire i sacramenti anche se peccatori.

Articolo 6

Se i cattivi pecchino nell’amministrare i sacramenti

I peccatori, mal presentandosi quali ministri di Dio e della Chiesa, nel conferire i sacramenti commettono peccato […]. E questo peccato è nel suo genere mortale.

Articolo 7

Se gli angeli possano amministrare i sacramenti

Spetta all’uomo e non agli angeli dispensare sacramenti ed esserne ministri.

Se però un ministero sacramentale venisse esercitato dagli angeli buoni, lo dovremmo ritenere valido, poiché sarebbe evidente la volontà divina […]. Diversamente invece se fossero i demoni.

Articolo 8

Se per la validità del sacramento si richieda l’intenzione del ministro

L’azione sacramentale deve essere determinata a uno scopo preciso, cioè all’effetto sacramentale, dall’intenzione di chi la esercita.

Articolo 9

Se la fede del ministro sia necessaria al sacramento

Anche un infedele può amministrare un sacramento valido, purché non manchino i requisiti necessari al sacramento.

Articolo 10

Se per la validità dei sacramenti si richieda la retta intenzione del ministro

Se l’intenzione del ministro viene menomata rispetto al sacramento stesso, rende invalido il sacramento; se invece riguarda ciò che segue il sacramento, non lo invalida.

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