La scienza di Cristo in generale
Articolo 1
Se Cristo avesse un’altra scienza oltre a quella divina
Era necessario che Egli avesse una scienza creata per tre motivi.
Articolo 2
Se Cristo avesse la scienza dei beati, o comprensori
Era necessario che la conoscenza consistente nella visione di Dio si trovasse in Cristo nella maniera più eccelsa.
Articolo 3
Se Cristo avesse un’altra scienza infusa oltre alla scienza beatifica
Oltre alla scienza divina increata esistono in Cristo, secondo la sua anima, la scienza beatifica e la scienza infusa.
Articolo 4
Se Cristo avesse una scienza spirituale acquisita
Bisogna riconoscere in Cristo una scienza acquisita.
La scienza beatifica dell’anima di Cristo
Articolo 1
Se l’anima di Cristo abbia avuto o abbia la piena comprensione del Verbo, o dell’essenza divina
L’anima di Cristo in nessun modo ha la comprensione totale dell’essenza divina.
Articolo 2
Se l’anima di Cristo conosca nel Verbo tutte le cose
Se per tutte le cose intendiamo tutte quelle che furono, che sono e che saranno, allora l’anima di Cristo conosce tutte le cose.
Se invece intendiamo tutte quelle che sono nel potere di Dio e non verranno mai attuate, allora l’anima di Cristo non le conosce tutte.
Articolo 3
Se l’anima di Cristo possa conoscere nel Verbo infinite cose
La risposta è diversa se ci si riferisce all’infinito in atto o all’infinito in potenza.
Articolo 4
Se l’anima di Cristo veda il Verbo meglio di ogni altra creatura
Egli vede la prima verità, che è l’essenza di Dio, meglio delle altre creature.
La scienza infusa dell’anima di Cristo
Articolo 1
Se con la scienza infusa Cristo abbia conosciuto tutte le cose
Egli conosceva tutte le verità delle scienze umane e tutte le verità rivelate, più e meglio di tutti gli altri. L’essenza di Dio invece non la conosceva con la scienza infusa, ma solo con la scienza beatifica [q. prec.].
Articolo 2
Se l’anima di Cristo potesse fare uso della scienza infusa senza ricorrere ai fantasmi [o immagini sensibili]
Le anime beate prima e dopo la risurrezione possono conoscere senza servirsi dei fantasmi. Altrettanto quindi bisogna dire dell’anima di Cristo, che aveva perfettamente la facoltà del comprensore.
Articolo 3
Se la scienza infusa dell’anima di Cristo fosse discorsiva
Quanto alla sua acquisizione la scienza infusa dell’anima di Cristo non era discorsiva o comparativa […]. Quanto all’uso invece lo poteva essere.
Articolo 4
Se in Cristo la scienza infusa fosse minore che negli angeli
Dalla parte di Dio che la comunica, la scienza elargita all’anima di Cristo era più eccellente di quella degli angeli sia per il numero delle cose conosciute, sia per la certezza della conoscenza; dalla parte di colui che la riceve, la scienza infusa nell’anima di Cristo è inferiore a quella degli angeli quanto al modo naturale di conoscere proprio dell’anima umana.
Articolo 5
Se in Cristo la scienza infusa fosse un abito
La scienza infusa nell’anima di Cristo era allo stato abituale: egli poteva infatti servirsene quando voleva.
Articolo 6
Se la scienza infusa nell’anima di Cristo fosse distinta in più abiti di scienza
La scienza infusa nell’anima di Cristo era distinta in più abiti.
La scienza acquisita o sperimentale dell’anima di Cristo
Articolo 1
Se con la scienza acquisita, o sperimentale, Cristo abbia conosciuto tutte le cose
Con la scienza acquisita conobbe tutte quelle cose che è possibile conoscere mediante l’attività dell’intelletto agente.
Articolo 2
Se Cristo abbia fatto dei progressi nella scienza acquisita o sperimentale
Cristo progrediva nella scienza e nella grazia di pari passo con l’età in quanto compiva opere sempre più grandi, che dimostravano una maggiore sapienza e grazia. Quanto invece all’abito della scienza, non aumentava certamente in lui l’abito della scienza infusa […]. E molto meno poteva crescere in lui l’abito della scienza beatifica. Che poi la sua scienza divina non potesse progredire lo abbiamo già dimostrato a suo tempo [I, q. 14, a.15, ad 2].
Aggiungiamo che nell’anima di Cristo c’era un abito di scienza aumentabile mediante l’astrazione delle specie: in quanto cioè l’intelletto agente, dopo le prime specie intelligibili astratte dai fantasmi, poteva astrarne altre ancora.
Articolo 3
Se Cristo abbia imparato qualcosa dagli uomini
Non era conveniente alla sua dignità che egli ricevesse insegnamenti da qualche uomo.
Articolo 4
Se Cristo abbia appreso dagli angeli
La sua anima fu ricolmata di scienza e di grazia dallo stesso Verbo di Dio in persona, senza la mediazione degli angeli.