Superbia (II-II, 162)

La superbia

Articolo 1

Se la superbia sia un peccato

La superbia è un peccato.

Articolo 2

Se la superbia sia un peccato specificamente distinto

Nella sua specie la superbia è un peccato distinto […]. Nella sua ridondanza sugli altri peccati , essa ha una certa universalità: poiché dalla superbia possono derivare tutti i peccati, in due modi, direttamente e indirettamente.

Articolo 3

Se la superbia risieda nell’irascibile

La sede della superbia non è solo l’irascibile in senso proprio, ossia la facoltà dell’appetito sensitivo, ma anche l’irascibile in senso lato, che abbraccia l’appetito intellettivo.

Articolo 4

Se le quattro specie della superbia proposte da san Gregorio siano ben indicate

Esse sono ben indicate, come cercheremo di mostrare.

Articolo 5

Se la superbia sia un peccato mortale

La superbia, secondo il suo genere, è un peccato mortale, però anche nella superbia ci sono dei moti che sono peccati veniali.

Articolo 6

Se la superbia sia il più grave dei peccati

Sotto l’aspetto dell’adesione, la superbia non è il peccato più grave, ma sotto l’aspetto dell’allontanamento da Dio, la superbia, per il suo genere, è il più grave dei peccati.

Articolo 7

Se la superbia sia il primo di tutti i peccati

La superbia ha un carattere di priorità, anzi, è il principio di ogni peccato dal lato dell’allontanamento, che è l’aspetto principale della colpa.

Articolo 8

Se la superbia vada posta fra i vizi capitali

Alcuni, considerando la superbia come un peccato specifico, l’hanno enumerata fra i vizi capitali. San Gregorio, invece, considerando il suo influsso universale su tutti i vizi, non la pone tra i vizi capitali, ma ne fa «la regina e la madre di tutti i vizi».

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