Trinità, relazioni (I, 28)

La relazioni divine

Articolo 1

Se in Dio vi siano delle relazioni reali

Essendo le processioni divine in identità di natura, anche le relazioni che ne seguono sono necessariamente relazioni reali.

Articolo 2

Se la relazione in Dio sia identica alla sua essenza

La relazione esistente realmente in Dio è realmente identica all’essenza; e non ne è distinta se non per una differenza concettuale, in quanto nella relazione è incluso l’ordine al termine correlativo, ordine che non è incluso nel concetto di essenza.

Articolo 3

Se le relazioni esistenti in Dio si distinguano realmente fra di loro

In Dio ci deve essere una distinzione reale, non in quanto vi è in lui di assoluto, cioè nell’essenza, che è somma unità e semplicità, ma in ciò che è relativo.

Articolo 4

Se in Dio vi siano soltanto quattro relazioni reali, cioè la paternità, la filiazione,  la spirazione e la processione

Alle due processioni corrispondono due relazioni opposte, una del procedente dal suo principio, l’altra del principio stesso [e sono quelle indicate].

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