(II, 75) Soluzione delle argomentazioni che sembrano dimostrare l’unicità dell’intelletto possibile
Risposta alla seconda argomentazione. Per avere un dato intelligibile unico non è necessario che la specie intelligibile sia unica per due soggetti intelligenti distinti […], ma basta che essa sia immagine dell’unica e identica cosa […]. Dunque la conoscenza universale dell’intelletto non esclude che le specie intelligibili siano diverse secondo i diversi soggetti. Risulta poi evidente la soluzione della terza argomentazione. L’affermazione che la scienza del discepolo è numericamente identica a quella del maestro è in parte vera e in parte falsa. È identica infatti per l’oggetto della conoscenza, ma non lo è né per le specie intelligibili con le quali si conosce, né per l’abito della scienza. E tuttavia non ne segue che il maestro causi la scienza nel discepolo come il fuoco genera il fuoco, poiché il modo in cui produce la natura non è identico a quello dell’arte. Il fuoco infatti genera il fuoco fisicamente, conducendo la materia dalla potenza all’atto della propria forma; il maestro invece causa la scienza del discepolo con i procedimenti dell’arte.