VALENTINO (circa il corpo di Cristo)  (4, 30)

(IV, 30) L’errore di Valentino riguardo all’Incarnazione

Anche Valentino pensava cose simili a queste riguardo al mistero dell’Incarnazione. Diceva infatti che Cristo non aveva un corpo terreno, ma lo aveva portato dal cielo, cosicché egli non avrebbe preso nulla dalla Vergine Maria, ma sarebbe passato attraverso di lei come se fosse un canale […]. Ora, tanto questa tesi di Valentino quanto quella dei Manichei procedono da un’unica falsa radice: cioè dal credere che tutte le realtà terrestri siano state create dal diavolo. Quindi, siccome «il Figlio di Dio è apparso per distruggere le opere dei diavolo», come è detto in 1 Gv 3,8, egli non poteva assumere un corpo da una creatura del diavolo. Provenendo dunque dalla stessa radice, questa tesi ricade nei medesimi errori della precedente. Infatti: L’Apostolo scrive [Gal 4,4]: «Dio mandò il suo Figlio, fatto da donna». E in Mt 1,16 si dice: «Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale nacque Gesù, chiamato Cristo». Ora, egli non potrebbe dirsi né fatto, né nato da Maria se fosse passato attraverso di lei come attraverso un canale, senza assumere nulla da lei. Quindi da lei egli assunse il corpo. – Inoltre Maria non potrebbe essere detta madre di Gesù, come è denominata dall’Evangelista [Mt 1,18], se da lei egli non avesse preso nulla. Ancora. Se Cristo aveva solo un corpo celeste, è evidente che, avendo noi un corpo terrestre, non saremmo suoi fratelli, come invece è detto in Eb 2, 11-12, e non avremmo in comune con lui la carne e il sangue, come invece abbiamo [cf. ivi, 14].

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