Le cause moventi della volontà
Articolo 1
Se la volontà sia mossa dall’intelletto
La volontà muove le altre potenze dell’anima verso i loro atti come causa agente; l’oggetto invece muove specificando l’atto secondo il modo del principio formale; e con questo tipo di mozione l’intelletto muove la volontà, in quanto presenta ad essa il proprio oggetto.
Articolo 2
Se la volontà sia mossa dall’appetito sensitivo
Dalla parte dell’oggetto, l’appetito sensitivo muove la volontà.
Articolo 3
Se la volontà possa muovere se stessa
La volontà, ogni volta che vuole il fine, muove se stessa a volere le cose ordinate al fine.
Articolo 4
Se la volontà possa essere mossa da una causa esterna
È evidente che la volontà può essere mossa da qualcosa di esterno quanto alla sua mozione da parte dell’oggetto. Ma anche quanto all’esercizio dell’atto è necessario porre l’intervento di un agente esterno nella sua mozione.
Articolo 5
Se la volontà sia mossa dai corpi celesti
La volontà può subire la mozione dei corpi celesti come subisce l’influsso degli oggetti esterni. Ora, è impossibile che un corpo celeste possa influire direttamente sull’intelletto e sulla volontà [facoltà spirituali]. […] Indirettamente però i moti dei corpi celesti ridondano sulla volizione: in quanto cioè le passioni dell’appetito sensitivo muovono la volontà.
Articolo 6
Se la volontà non abbia all’infuori di Dio un altro principio esterno del suo movimento
È impossibile che il moto volontario provenga da un principio estrinseco che non sia la causa della volontà.
Ora, nulla può essere causa della volontà all’infuori di Dio.