Volontà, moventi (I-II, 9)

Le cause moventi della volontà

Articolo 1

Se la volontà sia mossa dall’intelletto

La volontà muove le altre potenze dell’anima verso i loro atti come causa agente; l’oggetto invece muove specificando l’atto secondo il modo del principio formale; e con questo tipo di mozione l’intelletto muove la volontà, in quanto presenta ad essa il proprio oggetto.

Articolo 2

Se la volontà sia mossa dall’appetito sensitivo

Dalla parte dell’oggetto, l’appetito sensitivo muove la volontà.

Articolo 3

Se la volontà possa muovere se stessa

La volontà, ogni volta che vuole il fine, muove se stessa a volere le cose ordinate al fine.

Articolo 4

Se la volontà possa essere mossa da una causa esterna

È evidente che la volontà può essere mossa da qualcosa di esterno quanto alla sua mozione da parte dell’oggetto. Ma anche quanto all’esercizio dell’atto è necessario porre l’intervento di un agente esterno nella sua mozione.

Articolo 5

Se la volontà sia mossa dai corpi celesti

La volontà può subire la mozione dei corpi celesti come subisce l’influsso degli oggetti esterni. Ora, è impossibile che un corpo celeste possa influire direttamente sull’intelletto e sulla volontà [facoltà spirituali]. […] Indirettamente però i moti dei corpi celesti ridondano sulla volizione: in quanto cioè le passioni dell’appetito sensitivo muovono la volontà.

Articolo 6

Se la volontà non abbia all’infuori di Dio un altro principio esterno del suo movimento

È impossibile che il moto volontario provenga da un principio estrinseco che non sia la causa della volontà.

Ora, nulla può essere causa della volontà all’infuori di Dio.

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